Non essere tu la sera,
che aspetto nel torpore
di disegni malinconici.
Non essere tu la veglia della luna.
Il facile gioco
di menti riposate;
allegria che non sa attendere
e tutto trasporta con forza.
Non fine o albeggiare del giorno,
del tempo impigliato in ricordi.
Non essere tu l'emozione più forte,
sorpresa a se stessa,
arrossata nel viso di gioia
e del pensiero vagante.
Non tu la poesia che inventa,
non tu la musica insonne,
violata nei lunghi tramonti.
Non essere il segno che non riconosco
e il segno che ho chiesto ai domani,
il segno che spera e non crede;
non essere tu l' illusione,
il miele raccolto,
il passante che indaga,
la linea che fonde il cielo col mare,
che invoca il ritorno
agli amici perduti per strada.