Mi sembrava di sentire di nuovo il rumore dell'erba che cresce.

giovedì 2 maggio 2013

Voce di stella



Adesso la tua voce è diventata
la luce di una stella.
La voce acre e severa
che ci rimproverava
per gli errori di pronuncia
e poi si trasformava in un sorriso
è diventata
la luce di una stella.

Alla fine tu sei diventata
(ce n'è voluto, però)
la luce di una stella.
Non so dove cercarti,
da che parte del cielo guardare,
ma so che ci sei
perché sento una voce,
la voce di una stella.


























5 commenti:

  1. mi fa pensare ad una persona, non so se è la stessa a cui hai pensato tu ma non fa niente.
    mf

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  2. Anche io ho pensato proprio a quella.

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  3. Questi versi è come se li avessi già sentiti. Mi portano l'eco di altre parole, lontane ormai, che ho ricevuto scritte su cartoncini gialli nel Natale del 1988. Li aveva scritti Anna, per me. Fra quei cartoncini ce ne sono tre e questa sera li ho ripresi e riletti. Sono loro l'eco. Eccoli.
    "Perchè mi hai raccontato di monti addormentati e cieli che non sono poi tanto lontani, per questo io in eterno sarò felice".
    "Saremo uomini nel vento, valli tra le colline, orme nella sabbia e ci divertiremo a ricordare"
    "Noi siamo certe sere di marzo"
    "C'est une fleur ma maison, c'est un nuage mon ami"
    "Vi ricordate di me?" chiese EP agli scoiattoli. Ma come possono essi dimenticarlo?"
    Questi pensieri sono tutti firmati PAOLO. Ma ce n'è anche uno di MICHELE, che - come quelli di Paolo - risuona ogni tanto dentro di me. "Ci riconosceremo da qualche semplice gesto insignificante per la gente metropolitana, ma che a noi recherà il ricordo di casa, tra mille udremo una voce conosciuta. A scoprirti basterà uno sguardo veloce, una parola per i più muta".
    Grazie! Roberta

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    1. Hai fatto bene, Roberta a conservare quei cartoncini gialli. Sono i biglietti per viaggiare avanti e indietro nel tempo.

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